Sfida tra Calenda e Bonino: da alleati a rivali a Roma
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Sfida tra Calenda e Bonino: da alleati a rivali a Roma

Carlo Calenda

Nel collegio al Senato di Roma centro ci sarà una sfida fratricida tra i due ex alleati.

La rottura di Calenda con il Pd ha segnato anche la fine della federazione con +Europa il partito di Emma Bonino. Il leader di Azione si è unito a Renzi per il terzo polo mentre la senatrice ex radicale è andata ad ampliare le maglie del Pd. Ora i due si ritroveranno ma non più fianco a fianco dato che sono parte di liste diverse nel collegio al Senato di Roma centro. Lo ha annunciato lo stesso Calenda tramite tweet, come sempre. «Felice di avere Emma Bonino come avversaria al Senato», ha scritto Calenda su Twitter. «Magari riusciremo a confrontarci sui problemi di Roma. Lasciando da parte invettive e insulti».

Le loro strade, dopo mesi di federazione, si sono separata a causa del patto con il Pd. Così ora che Calenda ha deciso di formare il Terzo Polo con Italia Viva di Renzi, su cui al contrario Bonino aveva messo il veto, i due si troveranno ad essere avversari. Alle elezioni del 25 settembre, Emma Bonino e Carlo Calenda si sfideranno nel collegio uninominale del centro di Roma per un posto al Senato. Bonino è nella lista del Pd, approvata ieri dalla direzione, nel secondo collegio della Capitale per Palazzo Madama.

Carlo Calenda
Carlo Calenda
Leggi anche
Liste Pd: dentro Crisanti e fuori Cirinnà

La sfida tra i due ex alleati per un posto al Senato: Calenda vs Bonino

Un collegio importante molto ambito oltre che dai due sfidanti anche dal centrodestra che starebbe pensando di mettere un esponente di peso per strappare il seggio in Senato ai due ex amici e alleati. La senatrice però critica l’ampiezza dei collegi a Sky tg24. “So che per tutti il combinato disposto tra Rosatellum e taglio dei parlamentari fa sì che, per esempio, il collegio Senato 3 del Lazio ha ottocentomila elettori. Ottocentomila…”.

“Ovviamente, in tre settimane quegli elettori il loro candidato non lo vedranno quasi mai, a meno che non abbia il dono dell’ubiquità, mentre in altri Paesi, come da tempo io e i Radicali auspichiamo, hanno collegi uninominali piccoli, in cui la gente sa esattamente chi sono i candidati e può fare scelte a ragion veduta” critica la leader di +Europa.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 16 Agosto 2022 16:42

Liste Pd: dentro Crisanti e fuori Cirinnà

nl pixel